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erika_01LA CONDIZIONE UMANA

Non posso iniziare questo scritto senza fare allusione ad un testo che sto leggendo dal titolo “La condizione umana”, una frase che mi sono “inventata” tanto tempo fa, senza un perché e che Giorgio e Georges giudicavano interessante. Mi chiedevano scherzosamente cosa intendevo per “La condizione umana”. Il tempo è passato e il mondo ha seguito il suo corso e pian piano hanno capito cosa volevo dire. Adesso Georges (il padre di mio figlio), mi ha regalato un libro che si intitola proprio così e mi sono soffermata su una frase che mi è piaciuta tanto e che trascrivo come introduzione a questo scritto: “In realtá, l’introspezione, non la riflessione della mente sullo stato della sua anima o corpo, bensí il puro interesse cognitivo della coscienza sul proprio contenuto, deve produrre certezza…” Leggendo le notizie dal mondo in internet, dato che i mezzi di comunicazione ci dicono poco o niente su ció che realmente sta accadendo, ho trovato questa foto:

09-01-15_erika

È un bambino palestinese … una tra tante altre foto … non voglio parlare dello spirito collettivo, perché si è perso da molto … per molti filosofi ed eruditi, aver perso la coscienza collettiva ha rappresentato un passo avanti importantissimo nell’evoluzione umana … ma senza saperlo abbiamo perso insieme ad essa anche lo spirito collettivo e in quel momento ci siamo distaccati da Dio. L’immagine parla da sola, non dà forse la dimensione di quanto sta accadendo? Non so se sia la pace nel volto di questo bambino, le sue fattezze o la somiglianza fisica con mio figlio ció che mi motiva, ma non posso evitare di provare schifo e odio verso la nostra razza, la Razza Umana che devo sforzarmi ad amare per poter seguire il mio Maestro. Io mi chiedo e chiedo a tutti gli inventori della realtà umana, a tutti coloro che hanno creato questo mondo per me senza chiedermi o chiederci come lo avremmo desiderato. Qual’è il limite per voi?
E chiedo a me stessa e a voi. ¿Qual è il limite per noi? Il limite per poter dire: basta!!
Da codardi che siamo stiamo aspettando un intervento divino che metta fine a tutto questo, CODARDI!!
Siamo noi che dobbiamo intervenire… ma ce ne rendiamo conto? Non è sufficiente essere buoni e lottare per cose sterili, senza senso, questo è ció che vogliono da noi, che corriamo nella ruota come topi di laboratorio correndo dietro falsi ideali e lotte senza fine, CREATI sempre da LORO. Questa è un’incitazione alla reazione, alla ricerca, le ragioni ostentate per questa guerra non sono altro che rumore affinchè non vediamo dove sta cadendo il sasso ... Osservate i movimenti di Israele dietro questa guerra.
Chi sta per manifestarsi dietro questi grandi potenti che loro non vogliono che noi sappiamo? La morte dei bambini non ha mai una giustificazione e nessuna causa é nobile quando in mezzo ci sono loro e la propaganda bellica scorre da entrambe le parti in ugual modo. Se la ribellione non nasce in tutti noi, loro, i bambini, saranno raggiunti dalle bombe...
Ma si vede che non fa differenza, la Condizione Umana è cosí ... continuare a girare attorno alla ruota del topo e credere che stiamo lottando per una giusta causa ... Mentre loro guadagnano tempo per concrettizzare i loro piani ... noi continuiamo a nasconderci dietro le nostre religioni, filosofie, miserie. Mettiamo le mani sull’aratro, ma prima di tutto, cerchiamo di capire perchè succedono queste cose e e prendiamo coscienza della nostra realtà. Della nostra certezza affinchè, al di lá della certezza spirituale, diventi certezza cognitiva, intellettuale, ispirata nella conoscenza e nella scienza che sempre di piú è alla ricerca di Dio.

Erika Pais
Montevideo (Uruguay), 15 gennaio 2009