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fabiomaggCRONACA NEVADA 1ª e 2ª parte

22 Febbraio 2009
Partenza per Las Vegas: é andato tutto liscio (orari, bagagli, etc.), ma il viaggio é stato molto lungo... visto che nessuno aveva dormito la notte prima di partire.
Una volta arrivati abbiamo fatto un breve giro nella strada centrale di Las Vegas (lo "strip"), poi tutti a letto... pronti per l'Area 51.

23 Febbraio 2009
Lunedì ci siamo alzati di buon mattino e, dopo una ricca colazione, ci siamo diretti verso il villaggio di RACHEL, la località storica come punto di riferimento dell'Area 51.
I primi intoppi sono dovuti al fatto che il villaggio non era segnato sulla mappa del navigatore satellitare, quindi abbiamo dovuto orientarci in altro modo. Ma per fortuna la direzione che abbiamo intrapreso era corretta, in quanto presto abbiamo trovato i classici segnali "Extraterrestrial Highway", che é il vero nome ufficiale della strada!
La giornata era bella, c'era sole alternato a nuvole. Una grande pace in questo deserto sconfinato dove passavano pochissime macchine. C'erano una solitudine ed una pace che cercavamo fortemente... dopo le luci ed il caos di Las Vegas.
Durante il tragitto, abbiamo visto partire dalla Nellis Air Force Base diversi caccia e bombardieri che incutono molto terrore. Un deserto desolato con così tanta attenzione e sorveglianza incute terrore ed un senso di irrequietezza.
Abbiamo fatto tante riprese e foto che rimarranno nella memoria.
Non abbiamo trovato la "black box", ma ne abbiamo trovata e fotografata una simile vicino al museo situato sulla Extraterestrial Highway. Su tutti i cartelli c'erano disegni dei grigi... i quali sono entrati nel folclore della presenza della base.
Finalmente arriviamo a Rachel, una comunità talmente piccola che sembra un accampamento. Siamo entrati nel famosissimo A'le'inn, meta di turisti da tutto il mondo. C'erano i proprietari e pochissima altra gente, tutti molto cordiali ed ospitali. Abbiamo fatto un'intervista alla proprietaria che ci ha parlato di quello che si vede "in cielo", dell'Area 51 e della loro conoscenza della base come "abitanti locali".
Ci hanno dato una mappa su come arrivare ai cancelli supersorvegliati... e quindi ci siamo messi in cammino. Avevamo poco tempo, quindi abbiamo scelto di raggiungere il cancello più vicino.
Dopo 15 minuti di strada sterrata, all'interno della campagna, ci troviamo davanti la barra del cancello con tanto di segnali di divieto di fotografia, etc... ci avviciniamo timidamente, rubiamo qualche scatto e torniamo indietro... è stata una grande emozione arrivare alla base segreta più chiacchierata al mondo. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere posti dai quali si dice di intravedere le installazioni militari (tikaboo peak).
Siamo ritornati all'A'le'inn e abbiamo bevuto un the, in compagnia dei proprietari del locale.
Ci siamo rimessi in cammino per ritornare all'albergo (230 km) e nel tragitto abbiamo visto una luce in cielo che Antonio ha filmato...
L'indomani ci sarà l'arrivo a Laughlin... e l'aspettativa cresce.

Fabio Maggiore

CRONACA VIAGGIO IN NEVADA - 2ª parte

Martedì 24 Febbraio
Lasciamo Las Vegas! Una città che di giorno cambia faccia e torna ad essere una città quasi comune alle altre. Fai caso a centri commerciali, distributori di benzina, scuole... di notte si trasforma in un gigantesco parco a tema!
La scenografia di luci e di colori ipnotizzano i visitatori i quali diventano loro stessi comparse di un grande gioco che è Las Vegas!
Quasi per la totalità anziani che consumano le loro pensioni e la loro esperienza.
Un frenetico ma ordinato inganno! Tutto è finto! Tranne che la miseria umana e spirituale!
Sono le 10:00 del mattino lasciamo alle spalle la città e con un'auto presa a noleggio Pier, Fabio, Antonio, Simona ed io ci incamminiamo verso Laughlin. Percorriamo lunghi rettilinei che si perdono all'orizzonte. Ai lati distesi e desertici panorami.

Il sole ci accompagna per tutto il viaggio di circa 2 ore e arriviamo in tarda mattinata nella cittadina di Laughlin!
Laughlin prende il nome dal fondatore della città, latifondista terriero ancora oggi vivente! Una città costruita costeggiando un limpido fiume in mezzo al deserto. Anche qui regnano Hotel e Casino, fotocopia in bianco e nero di Las Vegas.
Un gigantesco alieno verde gonfiabile di 10 mt posto all'ingresso dell'hotel ci dà il benvenuto al congresso!
Le attività sono iniziate già dal giorno precedente. Relatori, organizzatori, visitatori e curiosi si confondono in un turbine di entusiasmo ed euforia. Una sala adibita a conferenze, molto grande, con una capacità di circa 500 persone sedute con due schermi giganti. A lato una stanza dove relatori e commercianti espongono i loro prodotti a tema. Riviste, DVD, merchandising .....
Ci presentiamo a Nicole, figlia del noto fondatore e organizzatore dell'UFO Congress. Ci accreditiamo! Siamo colpiti dal fatto che c'é molta attesa della nostra presenza. La sera precedente hanno proiettato il nostro documentario "Profezie Maya e Cerchi nel Grano" riscontrando un ottimo consenso. Finalmente con il programma in mano abbiamo sotto controllo le varie attività della settimana congressuale.
Poco dopo incontriamo i consueti protagonisti di convegni ufologici internazionali tra i quali Gevaerd, Wendelle Stevens, Robert Dean, Stanton T. Friedman, Roger Leir, Haktan Akdogan e naturalmente Jaime Maussan.
Con quest’ultimo, assieme al suo produttore Gulliermo e il carissimo  Santiago Iturria, diventiamo subito operativi nell’organizzare le giornate del congresso per realizzare una serie di interviste ai relatori e ai nuovi ospiti, presenti in questa 18° edizione come Jeff e Mike protagonisti del gruppo dei “Vigilantes” in Phoenix, Arizona.
In programma le prime attività che ci coinvolgono direttamente sono la proiezione di altri due  nostri documentari “Il Caso Urzi” e “Explorer II – Discovering Perù”. Titoli che partecipano al noto e consueto Film Festival  “EBE Awards”. Ci auguriamo che nella serata del sabato possano vincere qualche premio. Ricordiamo che Giorgio Bongiovanni vinse due premi nell’edizione del 1999 presentando il primo documentario sui “Cerchi nel Grano” prodotto con Pier Giorgio Caria. Dopo ben 10 anni siamo di nuovo in gara!
Al termine di ogni proiezione é previsto un tavolo dove esporre materiale informativo (es. DVD) e parlare con i realizzatori dei film.

Mercoledì 25 Febbraio
Sempre il Sole anticipa il nostro risveglio! Ben riposati e carichi di emozione ci rechiamo al secondo piano del gigantesco Aquarius Hotel Casino. Allestiamo il nostro spazio espositivo concessoci dalla carissima Nicole! I nostri DVD sono molto richiesti!
“Il Caso Urzi”, “Profezie Maya e Cerchi nel Grano”, “Explorer 1 e 2 Discovering Perù”,…

Fabio, Antonio e Simona rimangono al banchetto per relazionare con i tanti che desiderano conoscerci. Pier ed io andiamo con Jaime Maussan e Gulliermo e Santiago Iturria ad intervistare il giovane “vigilante” Jeff. Ci rechiamo fuori dal paese nel bel mezzo del deserto, ai piedi di una catena montuosa. Il silenzio prende il sopravvento e, con esso, il pensiero di Giorgio e dell’opera che tanto amiamo e che in questa occasione ci è stato permesso di rappresentare.     
Nel pomeriggio é la volta di Antonio, Simona e Pier Giorgio di andare con J. Maussan e Guillermo per le interviste sul caso “Amicizia” e “Urzi”, mentre Fabio ed io rimaniamo in Hotel nella sala espositiva.
Facciamo conoscenza con molti amici di vecchia data di Giorgio i quali confermano la loro stima per la sua persona e per il suo operato.
La serata si conclude con la cena di accoglienza dedicata ai molti ospiti con la partecipazione sia del pubblico che dei relatori.
Al nostro tavolo ci sono piacevolmente J. Maussan, Guillermo, Santiago Iturria e le collaboratrici di Maussan, Gilda e Anna.
Inoltre, abbiamo il piacere di fare conoscenza direttamente con Aktan, il noto ricercatore turco, e il regista, produttore e direttore del congresso Paul Davids.

Giovedì 26 Febbraio
L’attività mattutina inizia con l’intervista ad Antonio da parte di Jaime Maussan sul suo caso. Nel pomeriggio Pier Giorgio e Fabio si preparano per la loro relazione.
Evidenti segni di emozione anticipano i loro passi.  Una sala gremita di circa 400 persone tra pubblico e speakers.
Jaime Maussan accompagna la presentazione di Pier e Fabio con un intervento professionale e paterno alle stesso tempo, dando maggior prestigio e importanza al loro intervento. Il suo gesto conferma l’amore e la passione per il nostro lavoro, ma soprattutto il rispetto e l’appoggio per il suo amico di sempre Giorgio! Non c’è momento che non lo dimostri. Traspare in ogni suo intervento sia pubblico che privato.
Sentiamo come attraverso il suo operato sia viva la presenza di Giorgio!
L’emozione coinvolge anche Antonio, Simona e me. Questa volta ad essere ipnotizzati dalla città dei Casinò siamo noi per fortuna, grazie alla splendida performance di Pier e Fabio. Il pubblico è catturato!
Dopo circa 20 minuti un evento nell’evento! Un black-out generale paralizza il magnifico palazzo dei balocchi e con esso la conferenza. Qualcuno in sala giustifica l’accaduto con entusiasmo, adducendolo alla forte energia presente e possibile vicinanza di astronavi sopra il cielo di Laughin.
J. Maussan nuovamente sale sul palco e con illuminazioni di fortuna accompagna Pier in questa nuova avventura. Incoraggia e spinge ad andare avanti attendendo la soluzione del problema “tecnico”. Il pubblico rimane al buio, incollato alla sedia per circa 25 minuti in un surreale religioso silenzio.
Mi prende un colpo! Esco dalla sala per accertarmi del fatto e prendo coscienza che veramente tutto l’edificio è a lutto. Lucine e macchinine muoiono forzatamente. Il silenzio desertico del Nevada entra con irruenza tra le sale del gioco e i pensionati si trasformano in cactus spinosi, anch’essi immobili in attesa che la giostra riparta.
Finalmente la luce diventa protagonista e con essa Pier e Fabio, che con un caloroso applauso ripartono con entusiasmo con la complicità del pubblico interessato.
Attraverso il tema proposto del “Caso Amicizia”, Pier introduce e spiega le componenti spirituali del contattismo dagli anni '50 ad oggi, soffermandosi sui segni dei tempi e la necessità di comprenderli e tradurli in azioni a favore della vita.
Si conclude la relazione con la proiezione del filmato “Armagheddon”.
Il pubblico applaude soddisfatto!
Siamo molto felici dei tanti apprezzamenti e di molto interesse nei confronti del nostro padre spirituale Giorgio Bongiovanni.
Offriamo alcuni DVD sulla sua storia, anticipando la sua presenza nella prossima edizione dell’UFO Congress 2010.

Luca Trovellesi


PS: In tarda serata Wendelle Stevens ci ha detto che il fenomeno UFO (durante il black-out) non era così poco probabile...
Il black-out ha infatti colpito sia dentro che fuori dall'albergo, alcune macchine sono con la batteria a terra, alcuni cellulari e macchine fotografiche completamente scaricate... saranno stati i nostri fratelli?!? A voi la scelta...

Fabio

Laughlin-Nevada (USA)
26 Febbraio 2009