Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

nevada2UFO CONGRESS DEL NEVADA. FEBBRAIO 2009

Erano molti anni che non mi recavo all'International UFO Congress del Nevada, negli U.S.A..
Esattamente dal 1997, anno in cui accompagnai Giorgio Bongiovanni. Ricordo a chi non lo sapesse, che nel 1999 presentammo, ma io non ci potei andare, un documentario sui Cerchi nel Grano. Era presente Giorgio e vincemmo due primi premi. Una grande soddisfazione. Da allora non ho più calcato, e nemmeno Giorgio, le scene della rilevante rassegna sullo stato dell'arte della ricerca ufologica. A distanza di dieci anni, con il mio amico e collega di ricerche, Luca Trovellesi, Antonio Urzi, Simona Sibilla e l'interprete Fabio Maggiore, abbiamo partecipato di nuovo all'importante evento. Ci siamo iscritti anche alla rassegna sui lavori video a tema ufologico e correlato, con la speranza di bissare il successo avuto del 1999. I titoli presentati erano tre: Le profezie Maya e i cerchi nel grano, Il caso Urzi e Explorer 2 viaggio in Perù. Il documentario sui Maya e i cerchi nel grano ha riscosso anche il grande interesse e apprezzamento di Paul Davids, organizzatore del Film Festival. Ha persino accompagnato delle persone al nostro banchetto per prendere una copia del documentario. Paul per chi non lo sapesse è il creatore della serie TV dei Transformers e sceneggiatore e regista del film “Roswell” con Martin Sheen, nonché scrittore di sei sequel di Guerre Stellari per la Lucasfilm.

nevadapier1

A. Urzi e Paul Davids

Abbiamo presentato anche una relazione il cui tema erano i risultati della nostra investigazione su uno straordinario caso italiano di contatto degli anni 50/70 chiamato “Amicizia” e sull’evoluzione del contattismo sino ad oggi. Per le indagini su “Amicizia” devo ringraziare il Dott. Roberto Pinotti che ci ha coadiuvato con grande efficacia, cortesia e disponibilità in questa investigazione, ringraziamenti che ho esternato anche al pubblico del congresso durante il mio rapporto.

nevadapier2

Fabio Maggiore e P. G. Caria sul palco dell’UFO Congress

I risultati sono stati ottimi su entrambe i fronti. La mia relazione ha ottenuto un ottimo plauso dal pubblico e con i documentari abbiamo vinto tre primi premi. Due con i Maya e i cerchi nel grano e uno con il caso Urzi, nuovamente una bella soddisfazione.

 

nevadapier3

Antonio, Simona, P. G., Bob Brown, Nicole, Luca

Il caso di Antonio è stato invece presentato dal carissimo Jaime Maussan, che ci onora sempre con la sua amicizia. E' stato Jaime a volere Antonio in questo importante palcoscenico, visto il grandissimo interesse del pubblico americano verso il caso Urzi. E jaime lo ha presentato con la maestria di sempre, per cui ora Antonio è ancora di più nel cuore degli amanti d'oltreoceano del tema UFO. Certamente ha contribuito anche l'aver filmato una sfera volante sopra il palazzo del congresso in pieno giorno. La cosa ha entusiasmato Maussan che l'ha presentata nella sua relazione. Felicissimo il pubblico ovviamente. I giorni successivi Antonio ha bissato il colpo filmando per ben 8 minuti un altro oggetto in pieno giorno sopra le nostre teste sui cieli di Las Vegas. A questo evento ero testimone anche io assieme a Simona, Fabio Maggiore e Luca Trovellesi. Pare proprio che il fenomeno segua sempre gli spostamenti di Antonio e Simona... daltr'onde se varcano le immense distanze cosmiche per farsi filmare da Urzi, per loro spostarsi da Milano in Nevada è un gioco da ragazzi. Anche io devo ringraziare Jaime per avermi fatto da anfitrione, introducendo la mia relazione e dandole una rilevanza che altrimenti sarebbe stata meno notata. Infatti grazie alla sua presenza la sala dei congressi era piena e attenta. Abbiamo anche avuto modo di rivedere vecchie amicizie come Robert Dean e Wendelle Stevens e, ovviamente l'organizzatore del congresso il sempreverde Bob Brown.

nevadapier4

Bob Dean e P.G. Caria

nevadapier5

Luca e Wendelle Stevens

Sia lui che Bob Dean hanno mandato i loro saluti a Giorgio che ricordano con grande affetto. Erano presenti anche altri colleghi ricercatori italiani e cioè Paola Harris e Maurizio Baiata. Con loro abbiamo condiviso l'attenzione e l'affetto del pubblico americano. Voglio citare anche una tappa che abbiamo fatto verso la famigerata “AREA 51” prima di recarci al congresso. Siamo arrivati sino a uno dei cancelli d’ingresso all’area della base ma, dato il largo perimetro di sicurezza che lo separa dalle installazioni, abbiamo visto ben poco. Abbiamo fatto sosta, comunque, a Rachel, uno sparuto gruppo di casette disperso nel nulla dell’immensa distesa arida.

 

nevadapier6

Il “Little A’le’Inn”

Rachel, abitata da meno di 100 anime, è famosa per il locale “Little A’le’Inn”. Li abbiamo chiacchierato con i gestori del locale tra i quali abbiamo intervistato Sandra. Una tappa d’obbligo per gli appassionati di UFO che passano per il Nevada.

nevadapier7

Antonio, Luca, Simona, P. G.

Questa la cronaca stringata dei fatti più rilevanti. Quello che mi rimane di questa tappa americana è la sensazione che la ricerca ufologica e lo studio della presenza extraterrestre vivano un momento di difficoltà. Non che abbia mai conosciuto periodi di enorme fulgore, ma rispetto agli anni '90 mi sembra ci sia un calo di tono. Le cause? Sicuramente molteplici ma, certamente, incide in modo notevole l'economia. I ricercatori portano avanti a loro spese il difficile compito della ricerca. Quello degli UFO è un tema che rende poco ed è fonte di grandi rischi dal punto di vista sociale e del lavoro. Non è una novità e con la crisi galoppante che investe pesantemente anche gli U.S.A. le cose sono peggiorate. Ciascuno fa il possibile per apportare il suo contributo e ovviamente lo fa in modo attinente alla propria formazione culturale ed esperienza sul campo. Io comunque sono onorato che la vita mi abbia concesso di parlare dei segni dei tempi e del messaggio dei nostri fratelli cosmici in un contesto così famoso. Un sogno così remoto che non era nemmeno un sogno... Di questo devo ringraziare sicuramente Giorgio che mi ha voluto con se sin dai primi viaggi americani e sempre mi ha spronato ad andare avanti nella mia personale carriera di ricercatore. Spero che il prossimo anno possa portare nuovamente la sua presenza in questo prestigioso ambito dove un segno spirituale come le stimmate e il forte discorso che porta, possono scuotere ancora di più le coscienze e i cuori. Ritengo che una maggiore attenzione verso il messaggio e il vero significato della presenza di questi esseri in questo tempo sul nostro pianeta sia necessaria. Non è cosa facile per i ricercatori affrontare questo aspetto e per quanto l'esopolitica sia un discreto tentativo di approccio, penso che la vera chiave per rapportarci a questa straordinaria realtà, forse la sola nostra speranza in questi tempi così bui, sia la componente spirituale e messianica.
P. G. Caria

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
5 marzo 2009