E’ giunto il Solstizio d’Estate e il Sole, Padre Celeste, all’apice di questa stagione, vuole portare luce, calore e vita dove le prove dell’esistenza hanno forgiato e temprato gli animi di chi è ancora qui, dolente ma col cuore aperto, retto strumento divino con lo sguardo sincero rivolto a Lui.

Così, sabato 25 giugno, mentre Giorgio con amore a Napoli battezzava l’Arca Spirito del Sole, a Roma con Giovanni, sorgeva l’Arca del Sole. Felici di questo passo coraggioso e generoso di Giovanni, ci ritroviamo a stringerci e abbracciarci più decisi e convinti intorno alla sua figura che con amore ci ha accolti e raccolti. Ha fatto luce su eventuali dubbi, facendoci comprendere e sottolineando come, in buona fede, il nostro aver scelto di essere su questa amata Terra ci porti a compiere errori ma che, con trasparenza e dialogo, questi stessi possano diventare la nostra forza, la leva che ci consente di sollevarci, di elevarci. Poi, ma soprattutto con amorevole ascolto, ha lasciato che ognuno condividesse il proprio sentire e nell’armonia del dialogo più sincero ci ha illustrato le linee guida da seguire nella collaborazione e nella reciproca osservazione. Tutto questo al fine di sostenerci a vicenda e operare perché questo è il tempo! L’anima ora è temprata, lo spirito può attraversarci e tramite noi giungere alla materia perchè l’Opera si compia!

Sento che ciò che è accaduto a noi non appartiene solo a noi ma sia segno dei tempi: la Nuova Era è qui, è tempo che il Sole sorga, illumini e scaldi i cuori di coloro che nonostante le forti pressioni dell’ego, le lusinghe e le tentazioni hanno saputo mantenere il proprio centro, coloro che hanno amato il Padre e sostenuto il fratello. Un setaccio potente ha attraversato l’intera Opera ma questo è nel Piano Divino e può solo epurare, purificare, rafforzare e mettere in luce la Verità affinchè possa essere messo in atto ciò per cui siamo qui. Comprendo che il dolore di questi giorni sia stato intenso ma necessario, perché solo sotto le forti pressioni, quelle delle prove che ci rendono umili e ci trasmutano ed esposti alle alte temperature dei divini ideali, il carbone diviene diamante! Solo così la Luce ci attraversa rendendoci suoi strumenti per spiritualizzare la materia. La nostra arca come un laboratorio alchemico ha distillato facendo uscire l’essenza e ora offre il suo profumo, dove ognuno contribuisce con la sua fragranza unica, delicata ma potente! E’ tempo che la lampada venga messa sopra il moggio e che la sua luce illumini le tenebre!

Caro Giorgo, Giovanni, Pier Giorgio, Marco e tutti coloro che sono l’Opera e di cui conosciamo i nomi e i volti ma anche coloro che non conosciamo, che operano dietro le quinte e sono la forza che unisce e che insieme fa crescere, non finiremo mai di ringraziarvi e dirvi che siamo felici che sia giunto questo tempo e che amiamo e benediciamo ciò che è stato perché ci consente di stare al vostro fianco più cristallini, veri nel sostenervi più forti e uniti che mai!

Roberta Galletti
3 Luglio 2022

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