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sacrificioDi Paolo Golinelli

Il Signore ha dato l'esempio massimo del sacrificio per salvare l'umanità, dare tutto se stesso, il proprio tempo, la propria pazienza, la propria sofferenza, così ha fatto da esempio affinché ognuno potesse fare altrettanto.

Servire è l'opera più grande che uno spirito possa fare, e più diventa autoconsapevole e più è disposto a farsi carico del servizio per i suoi fratelli, per la nazione, per l'umanità intera, per l'universo, per la creazione.

Essere disposti a lasciare tutto, rinnegare se stessi, domare la propria personalità, i propri bisogni, questo viene chiesto ma non coercitivamente. Nel chiamato l'apertura del cuore, la voce dell'anima si fa sempre più presente, il desiderio di servire diventa allora irrefrenabile, portandolo a dedicare sempre più tempo alle opere di giustizia, amore, assistenza, progresso sociale.

Questo attraverso le proprie tribolazioni interiori, le proprie resistenze, le insidie demoniache, le sofferenze del corpo, l'espiazione del proprio karma ed anche quello famigliare, nazionale o mondiale. Quando l'annullamento totale del proprio ego avviene allora l'anima potrà agire per conto del Signore. Non sarò più io a fare le opere ma sarò guidato, sarò strumento, il piccolo io egoico sarà sottomesso sarà alchemizzato, sarà disciplinato.

Ci dovrà essere coerenza tra mente e cuore, ci dovrà essere equilibrio tra la triade inferiore e quella superiore (anima). Questa è la via stretta che non tutti sono disposti a fare, perché richiama solo chi ha già un livello evolutivo spirituale sufficiente per poter affrontare l'impegno.

Quando leggiamo dei Martiri dei Santi degli Eretici che hanno sacrificato (donato al Signore) tutto, compresa la propria vita su questo piano dimensionale, passando per sofferenze indicibili, psicologiche, fisiche ma la loro determinazione era tale che niente li avrebbe fatti desistere, la loro fede era granitica completamente rivolta al servizio, alla giustizia, incorruttibile da parte di satana.

Questo hanno trasmesso, questo è un esempio della sconfitta dell'anticristo nei loro confronti ed ognuno di loro è un esempio vivente che non è impossibile.

Allora adoperiamoci, portando la nostra croce, superando i nostri limiti, domando i nostri bisogni, esprimendo i nostri talenti, servendo umilmente, con pazienza, con amore l'opera del Signore, pronti a sacrificarsi per un progetto cosmico dove ognuno diventa il riflesso del Creatore.

Nel tempo che ci è ancora concesso, ognuno dovrà lavorare sulle proprie paure, sugli attaccamenti, sul giudizio, sull' ignavia e sugli aspetti della personalità che lo rallentano, lo rendono corruttibile, ammaliabile da parte della forza oscura. Ogni giorno deve diventare una sfida con se stessi, un allenamento ad esprimere i propri talenti, a cogliere ogni occasione ad esprimere la propria parte migliore, aiutandosi reciprocamente con chi fa il cammino insieme, con fraterna fiducia e umiltà, mitezza e pazienza, ricordando che il prossimo è sempre lo specchio delle nostre parti interne che non vogliamo riconoscere.

“24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno”. Queste parole devono essere scolpite nella mente ed ogni qualvolta ci sentiamo deboli e persi saranno fuoco per lo spirito. Buona combustione Cristica a tutti e che queste parole possano esservi d'aiuto.

Paolo Golinelli
4 luglio 2022

Allegato:


- Se-rvire per se-ntire
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