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ACTIONAID, LOTTA ALLA FAME NEL MONDO: L'ITALIA GIOCA UN RUOLO SECONDARIO
A fronte di una media europea dello 0,44%, l’Italia destina lo 0,16% del Pil all'aiuto pubblico allo sviluppo.
ROMA - La lotta alla fame nel mondo vede l’Italia giocare un ruolo di secondo piano. È questa la triste realtà che emerge dalle statistiche. A livello europeo il Bel Paese si colloca all'ultimo posto in termini di generosità dopo nazioni ben più piccole (Malta e Cipro) e stati con problemi di budget ben più gravi, come la Grecia. A fronte di una media europea dello 0,44%, l’Italia destina solo lo 0,16% del Pil all'aiuto pubblico allo sviluppo, con un taglio drastico dei fondi registrato nel 2009 (-56% rispetto al 2008). La denuncia arriva da ActionAid che giovedì 17 giugno a Roma presenta il rapporto «L'Italia e la lotta alla povertà nel mondo».
MILIARDI SVANITI NEL NULLA - In un video che viene diffuso in occasione della presentazione del rapporto, Actionaid denuncia: «Nel 2009, durante il vertice G8 a L'Aquila, i grandi della terra avevano promesso che avrebbero versato "20 miliardi di dollari in tre anni" per sconfiggere la fame nel mondo. Ad oggi è stato versato meno del 10% di quanto dichiarato». E conclude: «Se le parole nutrissero la fame sarebbe sconfitta».
NATASHA STEFANENKO E LUCA WARD - La presentazione del rapporto (in programma nella sede di Bloomsbury Auctions) sarà accompagnata da una video-istallazione di Sebastiano Tecchio, proiettata sui sette schermi che circondano la sala, e dalle letture di Maria Pia Di Meo, Giampaolo Morelli, Rolando Ravello, Natasha Stefanenko e Luca Ward che daranno voce alle storie di bambini, donne e uomini provenienti da Sudafrica, Etiopia, India, Brasile e Afghanistan.
In occasione dell'evento, con il quale ActionAid intende «promuovere una nuova cultura della lotta alla povertà», ActionAid proporrà le riflessioni e gli obiettivi del 2010 nell'ambito della Campagna «Operazione Fame».
Carlotta De Leo
16 giugno 2010(ultima modifica: 17 giugno 2010) – Corriere della Sera