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juan bautista100Di Claudio Rojas G.
Già dai tempi del Profeta Isaia si parlava del disegno del profeta, di colui che doveva aprire le strade del Signore:
Isaia 49:1-6. “Isole, ascoltatemi!Popoli lontani, state attenti! Il Signore mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunciato il mio nome fin dal grembo di mia madre. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra, e mi ha detto: 'Tu sei il mio servo, Israele, per mezzo di te io manifesterò la mia gloria'. Ma io dicevo: 'Invano ho faticato;  inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa è presso il mio Dio'.
Ora parla il Signore che mi ha formato fin dal grembo materno per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per raccogliere intorno a lui Israele; io sono onorato agli occhi del Signore, il mio Dio è la mia forza. Egli dice: 'È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra'.”
“'Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni' (Gv 1,6). Giovanni è riempito 'di Spirito Santo fin dal seno di sua madre' (Lc 1,15. 41) la Vergine Maria concepì per grazia di Cristo stesso e per opera dello Spirito Santo. La 'visitazione' di Maria ad Elisabetta rappresenta la visita di Dio al suo popolo' (Lc 1,68).
Giovanni è “quell'Elia che deve venire” (Mt 17,10-13): il fuoco dello Spirito abita in lui e precede (come 'precursore') al Signore che viene. In Giovanni il Precursore, lo Spirito Santo culmina la sua opera di “preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1,17). “Giovanni è 'più che un profeta' (Lc 7,26) In lui lo Spirito Santo compie il suo disegno di 'parlare per mezzo dei profeti'. Giovanni chiude il ciclo dei profeti iniziato da Elia (Mt 11,13-14) Egli annunzia l’imminenza della consolazione di Israele; è la voce del Consolatore che viene (Gv 1,23; Is 40,1-3). Così come lo Spirito di Verità, egli viene 'come testimone per rendere testimonianza alla luce' (Gv 1, 7; cf. Gv 15, 26; 5, 33). In Giovanni, lo Spirito colma le 'indagini dei profeti' e ‘l’ansia’ degli angeli (1 Pt, 1,10-12): 'L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio. [...] Ecco l'Agnello di Dio' (Gv 1,33-36).”
“Infine, con Giovanni Battista lo Spirito Santo preannuncia quanto realizzerà con Cristo e in Cristo: ridare all'uomo 'la somiglianza' divina. Il battesimo di Giovanni richiama al ravvedimento, quello dell'acqua e dello Spirito sarà una nuova nascita” (Gv 3,5). Questo è l'unico santo di cui viene celebrata la festa il giorno della sua nascita. San Giovanni Battista nacque sei mesi prima di Gesù Cristo (fra sei mesi a partire da oggi – cioè il 24 dicembre – celebreremo la nascita del nostro Redentore, Gesù).
Il capitolo primo del Vangelo di Luca ci racconta la nascita di Giovanni in questo modo: Zaccaria era un sacerdote ebreo sposato con Elisabetta. Non avevano figli, perché Elisabetta era sterile ed entrambi erano ormai troppo vecchi. Un giorno, mentre Zaccaria era nel tempio un angelo apparve alla destra dell'altare. Nel vederlo, Zaccaria ne fu turbato e si spaventò, ma l'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria! perché vengo a dirti che tu vedrai il Messia, e che tua moglie Elisabetta ti darà un figlio,  che sarà il suo precursore, e tu lo chiamerai Giovanni! Non dovrà mai bere vino, né altre bevande alcoliche, sarà pieno di Spirito Santo già prima della nascita, e guiderà molti Israeliti al Signore loro Dio. Zaccaria disse all'angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni” L'angelo gli rispose: 'Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo'.
Sei mesi dopo, lo stesso angelo apparve alla Santissima Vergine comunicandogli che sarebbe diventata la Madre del Figlio di Dio, e gli diede anche la notizia della gravidanza di sua cugina Elisabetta. Maria allora si recò dalla cugina Elisabetta per farle visita e al suo saluto, declamò il bellissimo canto del “Magnificat”, per le meraviglie che Dio stava operando per la salvezza dell’umanità e mentre Elisabetta esultante la benediceva, anche il figlio che portava in grembo, sussultò di gioia, perché aveva appena ricevuto la grazia dello Spirito Santo al contatto del Figlio di Dio che stava nel ventre della Vergine. E avvenne che come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le balzò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, e a gran voce esclamò: Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! E come mai m’è dato che la madre del mio Signore venga da me? Anche Elisabetta si è sentita piena dello Spirito Santo e, con spirito profetico, esclamò: 'Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno! E come mai m’è dato che la madre del mio Signore venga da me? Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto m’è giunta agli orecchi, il bambino m’è per giubilo balzato nel seno. E beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento'. E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua. Or compiutosi per Elisabetta il tempo di partorire, diede alla luce un figliuolo.
Intorno ai trent’anni Giovanni si recò nella campagna circostante il fiume Giordano, guidato dallo Spirito Santo per predicare la penitenza.
Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: 'Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco'. Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: 'Che cosa dobbiamo fare?'. Rispondeva loro: 'Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia  altrettanto'. 'Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco'. E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: 'Chi sei tu?'. Egli lo dichiarò e non lo negò, e dichiarò: 'Io non sono il Cristo'. Allora essi gli domandarono: 'Chi sei dunque? Sei tu Elia?'. Egli disse: 'Non lo sono!'. 'Sei tu il profeta?'. Ed egli rispose: 'No!'. Essi allora gli dissero: 'Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?'. Egli rispose: 'Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia'. Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei; essi gli domandarono e gli dissero: 'Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?'. Giovanni rispose loro. dicendo: 'Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. 'Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me'.”
Il figlio di Zaccaria ed Elisabetta, parenti della Vergine Maria, è il precursore di Gesù Cristo. In questa missione dona se stesso totalmente vivendo in penitenza, austerità, e diligenza verso le anime. Battezzò Gesù nel Giordano.
(Luca 7:28) Gesù stesso lodò questo santo uomo. Disse di Giovanni: “Fra i nati di donna, non c’è nessun profeta più grande di Giovanni Battista”.
Dopo circa 2000 anni, nuovamente abbiamo un messaggero che emula Giovanni Battista, che ha la missione di precursore ed annunciatore della Seconda Venuta di Gesù Cristo (tra altro). Sempre Lo precede, ma questa volta, il mondo è immerso nell’oscurità perché a Satana è stato concesso ampio potere (per 40 anni a partire dal 1972) per tentare l'uomo, le prove, quindi, diverranno sempre più difficili. Nostro Signore lo preannuncia nel vangelo: “Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Luca 18, 8)”). Il Padre ha dovuto inviare un precursore dotato di “armi” spirituali, poichè in questo scenario sarebbe più difficile la battaglia. Quindi lo ha segnato con le ferite di Gesù Cristo, che lo convertono in un calice vivente della comunione cristica, segni che tutto il mondo potrebbe vedere e comprendere così la sua missione messianica, che potrebbe essere “l'ultima speranza per l'umanità”, come lo ha definito la Santissima Vergine. Il lungo pellegrinaggio di  Giorgio Bongiovanni nel mondo lo rendono meritevole di questa immensa missione di servizio che gli è stata affidata dal cielo. Ha dimostrato la sua dedizione non solo per aver accettato incondizionatamente la missione affidatagli, ma per la sua perseveranza, coraggio, impegno infaticabile, abbandono di sé stesso, disponibilità, fame e sete di giustizia, tutte queste virtù che da sole non potrebbero sostenersi se non ci fosse un'immensa ed incommensurabile dose di “amore”.
Che questo piccolo promemoria su Giovanni Battista nel giorno di San Giovanni, serva ad a fare tesoro di quello che abbiamo al nostro fianco come regalo del cielo.

Con amore
Claudio Rojas G.
24.06.2012