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FLAVIO CIUCANI

foto Flavioa100Di Flavio Ciucani
Carissimi,
è in atto, da una decina di anni, una manovra diabolica di semplificare il messaggio evangelico in una “religione” alla quale prestar fede, portando così i fedeli alla pura obbedienza alla gerarchia e condurre una vita spirituale fatta di sola ritualità. Il vangelo viene spiegato nelle università di teologia come il racconto della predicazione di un personaggio mitologico, di cui non si avrebbero prove storiche della sua esistenza. Da tempo esiste una revisione degli stessi testi evangelici per “rammodernarne” il linguaggio superando impedimenti teologici che fossero di ostacolo ad un altro progetto in atto. Il papa in pieno terremoto, quando interi paesi sono stati cancellati, chiese e monasteri, che sono i libri monumentali della fede cristiana si sono sgretolati, è andato a festeggiare i cinquecento anni dell'affissione delle 95 tesi di Lutero! Invece di spiegare spiritualmente l'evento disastroso del terremoto e portare i desolati, afflitti e impauriti terremotati, e non solo, sotto il manto protettore di Colei che è anima della Terra, la sacrosanta Madre di Dio, ha festeggiato la nascita dello scisma luterano! Ci sono da molti anni un tavolo di trattativa per ricondurre tutti i cristiani in un'unica religione mondiale. Gli anglicani sono praticamente rientrati, unico ostacolo sembrerebbe le donne sacerdotesse. Gli ortodossi hanno posto solo la possibilità di continuare ad essere chiese autonome sotto il loro vescovo. I luterani pongono invece molti problemi ideologici-teologici. Voi capite che per fare tutto ciò occorrono una trattativa e molti compromessi!

trefontaneflavio100Di Flavio Ciucani

“Il mondo entrerà in un'altra guerra, più spietata delle precedenti. … L'ira di Satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla Terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, ecco il drappo talare funebre, sarà lasciata in balia del mondo. Figli, diventate santi e santificatevi di più, amatevi tanto e per sempre. L'oscurità delle coscienze, il male che aumenta, vi testimonieranno il momento giunto della catastrofe finale; si scatena l'ira su tutta la Terra, la libertà satanica, permessa, farà strage in ogni luogo. Momento di sconforto e smarrimento sarà sopra di voi; unitevi nell'amore di Dio, fate una sola regola: Evangelo vivo! … Non peccate, figlioli miei, non peccate! Perché in un istante saranno chiamati in giudizio, e il giudizio di Dio è infallibile. Sì, figli miei, il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non intendete ciò solo nella parte materiale del pensiero: c'è la parte interpretativa spirituale, e saranno i soli di superbi e le stelle di orgogliosi che cadranno, come già cadde Satana. Pregate, pregate molto e fate penitenza con ogni mezzo e sistema, senza oltrepassare i limiti consentiti dalla volontà ragionevole; fate penitenza in ogni occasione che vi si presenta, è una richiesta di mio Figlio, e la richiesta di Gesù mio figlio è facile, perché è una richiesta d'amore. La penitenza che vi chiede è di amare il prossimo e di dare buon esempio di vita. Con mio Figlio, in Dio Padre, non odiate nessuno, perdonate sempre, non vendicatevi, Gesù è giudice.”

025penningtonDAL CIELO ALLA TERRA

Dipinto di Bruce Pennington. Alfa e Omega: Il Cristo Dell'Apocalisse

HO SCRITTO IL 25 AGOSTO 2016:

UN CARO, SAGGIO E COLTO FRATELLO DELL'ANTICO TEMPO, FLAVIO CIUCANI, MI HA SCRITTO E PUBBLICO CON SPIRITO DI SERVIZIO LE SUE ISPIRAZIONI TEOLOGICHE  CHE CONDIVIDO.
L’APOCALISSE È IN CORSO, LO ABBIAMO DETTO E RIPETUTO GRAZIE AI MOLTEPLICI MESSAGGI RICEVUTI DAGLI ANGELI MESSAGGERI DI CRISTO.
VIENE ANCHE IL TEMPO DI LEGGERE E COMPRENDERE IL QUINTO VANGELO: IL LIBRO DELL'APOCALISSE  SCRITTO DA GIOVANNI L’APOSTOLO PER VOLERE DI CRISTO.
IL TEMPO È VENUTO!
LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE!
IN FEDE

San Giovanni Di Polcenigo (Italia)
25 Agosto 2016
G. B.

DAL CIELO ALLA TERRA

IL QUINTO EVANGELO: L’APOCALISSE DI GIOVANNI.
LE PROFEZIE DEL PADRE ADONAY TRAMITE L’APOSTOLO GIOVANNI.
NELLE VISIONI PROFETICHE QUI ALLEGATE LEGGERETE GLI EVENTI IN CORSO E CIÒ CHE DOVRÀ ACCADERE SUL PIANETA TERRA  NEL FUTURO PROSSIMO.
LE PROMESSE SARANNO MANTENUTE ED IL REGNO DI DIO SARÀ STABILITO SUL VOSTRO MONDO GRAZIE ALLA SECONDA VENUTA DI GESÙ CRISTO IL MESSIA, FIGLIO DI DIO.
COLORO CHE  HANNO APERTO IL TERZO OCCHIO SARANNO OTTIMI INTERPRETI DEI SIMBOLI E DELLE VISIONI DELL’APOSTOLO PREDILETTO RICEVUTI A PATMOS.  NOI, IN SINTESI, POSSIAMO CONFERMARE CON CERTEZZA ASSOLUTA CHE L’APOCALISSE DI GIOVANNI ANNUNCIA IL GIUDIZIO DI DIO, LA SECONDA MORTE PER I PERVERSI, LE AZIONI DEI 4 CAVALIERI (ACQUA, ARIA, TERRA E FUOCO), LO SCONVOLGIMENTO DEL MONDO, LA VENUTA DELL’ANTICRISTO, L’OPERA DEI DUE TESTIMONI, IL CONTATTO TRA GLI ESSERI COSMICI E GLI UOMINI DELLA TERRA, E INFINE, LA DISCESA SULLA TERRA DELLA CELESTE GERUSALEMME CON  LA GLORIA  DI CRISTO E DEL PADRE.
LEGGETE! MEDITATE E DEDUCETE.
PACE SULLA TERRA!

Polcenigo (PN) (Italia)
10 Giugno 2016. Ore 19:40
G. B.


LE VISIONI PROFETICHE
(Commento sulla prima parte di Flavio Ciucani)

4 - La corte celeste (Ap.- 4)

Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: «Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito». Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell’aspetto a smeraldo avvolgeva il trono.
Attorno al trono c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio.

I sette spiriti sono coloro che sono al cospetto di Dio: gli Arcangeli che in questa dimensione (storia dell'umanità) obbediscono ai Serafini, gli unici che conosciamo.

Corpus-Domini1-100Di Flavio Ciucani
Premessa

Una ragazza di sedici anni di Liegi, Giuliana, giovane monaca, orfanella adottata ed educata da una monaca, ha una strana visione. Una luna piena, bianca e rilucente, che ha una macchia nera, come una scia, una cicatrice che corrompe lo splendore lunare. Non capisce. Dopo qualche anno mentre pregava cade una estasi profonda. Gli appare Gesù e le spiega che quella macchia rappresenta i cristiani perché la “comunione” non è più considerata da essi un momento centrale della predicazione di Gesù, ma un rito vuoto, senza più valore. La giovane suora scrive ad un prete di nome Jacques Pantaleon, il quale prende in considerazione le apprensioni di suor Giuliana e da credito alla sua visione e ne parla con vescovo di Liegi. Nella città e nella diocesi di Liegi si istituisce una nuova festa per ricordare a tutti che Gesù aveva donato il suo corpo e il suo sangue per l'umanità. Si chiamò festa del Corpus Domini.

Nel 1261 quel prete, Jacques Pantaleon, viene proclamato papa col nome di Urbano IV. Egli non andrà quasi mai a Roma, preferisce stabilirsi ora a Viterbo ora a Orvieto. Nell'agosto del 1263, mentre era ad Orvieto gli chiede urgente udienza un giovane prete boemo che era a venuto a Roma per pellegrinaggio. Portato il prete in suo presenza, costui con tremore e in lacrime racconta che mentre diceva messa in una città poco lontana da Orvieto, a Bolsena, al momento della consacrazione eucaristica, l'ostia era divenuta carne sanguinante e aveva imbrattato di sangue l'altare. L'anno successivo, Urbano IV indice la festività del “Corpus Domini” come festa di tutta la Chiesa Cattolica.

consolador400DAL CIELO ALLA TERRA
SANTA PASQUA 2016
IL 555 CONTRO IL 666
 
DAGLI ARCANGELI SOLARI AGLI UOMINI E ALLE DONNE DI BUONA VOLONTÀ CHIAMATI DAL CRISTO REDENTORE.
IL 555 DELLA SANTISSIMA MADRE DI CRISTO CONTRO IL 666 DI ARIMANE FIGLIO DI SATANA. CINQUE (5) SONO LE QUALITÀ PECULIARI DEL BENE CHE SI MANIFESTANO NELLA MISSIONE DIVINA DI GESÙ IL MESSIA: VITA, PASSIONE, MORTE, RESURREZIONE E SECONDA VENUTA DI CRISTO AL MONDO, CON POTENZA E GLORIA (GIUDIZIO  FINALE).
CINQUE (5) SONO LE APPARIZIONI DELLA SANTISSIMA MADRE CHE RIVELANO LA PROFEZIA FINALE DELL’APOCALISSE: LOURDES, LA SALETTE, FATIMA, GARABANDAL, MEDJUGORJE. TUTTE LE ALTRE APPARIZIONI MARIANE AVALLANO LE SOPRACITATE. FATIMA È LA RIVELAZIONE CENTRALE DELLA PROFEZIA FINALE, CIOÈ IL RITORNO DEL FIGLIO DI DIO GESÙ CRISTO SULLA TERRA.
CINQUE (5) SONO GLI STIGMATIZZATI PERMANENTI, PERSONIFICATI DALLA CROCE CRISTICA, CHE ACCUSANO DIRETTAMENTE L'ANTICRISTO: PAOLO DI TARSO, FRANCESCO D’ASSISI, PADRE PIO DA PIETRELCINA, TERESA NEUMANN E  LO  SCRIVENTE, IL QUALE È LEGATO ALLA RIVELAZIONE UNIVERSALE TRASMESSA AD EUGENIO SIRAGUSA, NOSTRO MESSAGGERO DEL SECOLO XX DEL VOSTRO TEMPO.
TUTTI GLI ALTRI STIGMATIZZATI SONO VALIDI, TUTTI SONO LEGATI AL MISTICISMO E ALLA RIVELAZIONE DATA AI CINQUE (5) SOPRA CITATI.  
ECCO! LO ABBIAMO RIVELATO E NOI, ESSERI DI LUCE, SIAMO TESTIMONI DEGLI EVENTI!
SEI (6) SONO I VALORI E LE QUALITÀ PECULIARI NEFASTE DI SATANA: ODIO, PERVERSIONE, OMICIDI E SACRIFICI DI FANCIULLI, INQUINAMENTO DELLA MADRE TERRA, ENERGIA ATOMICA E PERSECUZIONE DEI FIGLI DI DIO.
SEI (6) SONO LE IDEOLOGIE ANTICRISTICHE AL SERVIZIO DI SATANA: IMPERO (OCCIDENTALE E ORIENTALE), LA SANTA INQUISIZIONE CON I PAPI ANTICRISTI, FASCISMO-NAZISMO E COMUNISMO (DITTATURE) FALSE DEMOCRAZIE (ATTUALE).
SEI (6) SONO GLI UOMINI CHE L'ANTICRISTO HA INCARNATO NEGLI ULTIMI DUEMILA ANNI DELLA VOSTRA STORIA. L'ULTIMO È CONTEMPORANEO ALLO SCRIVENTE NOSTRO MESSAGGERO.
IL 555 DELLA SANTISSIMA MADRE MARIA TRIONFERÀ E ANNIENTERÀ IL 666 DEL FIGLIO DI SATANA, ARIMANE.  
ECCO! LO ABBIAMO RIVELATO E NOI, ARCANGELI DELLA LUCE DI CRISTO, SIAMO TESTIMONI DEL DISEGNO DI DIO.         
QUESTA SANTA PASQUA SIA PER VOI GIORNO DI RIVELAZIONE E DI ANNUNCIO DEI PROSSIMI CELESTI EVENTI. LO ABBIAMO GIÀ DETTO E LO RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA:  GESÙ È GIÀ SULLA TERRA INSIEME AL SUO PRECURSORE. IL PRIMO NON È ANCORA VISIBILE A TUTTI MA SA TUTTO, LEGGE IL CUORE DI TUTTI ED È IL CONSOLATORE, L’OSPITE INVISIBILE DI OGNI VOSTRA CONVERSAZIONE.
IL SECONDO È  PRESENTE ED  È VISIBILE. EGLI È VOCE DI COLUI CHE GRIDA NEL DESERTO. VOCE DI COLUI CHE ANNUNCIA LA VENUTA POTENTE E GLORIOSA DEL PRIMO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE, GESÙ CRISTO.
LA BATTAGLIA DI ARMAGHEDDON (Apocalisse 16, 16) È IN CORSO E CHI VUOLE SALVARE LA PROPRIA ANIMA E QUINDI  SFUGGIRE AL 666 DEVE ENTRARE NUDO E PURO NELL ESERCITO DEL 555. CIÒ SIGNIFICA CHE IL SOLDATO DI CRISTO MILITANTE DEL 555 DEVE RINUNCIARE A QUALSIASI FUTURO  DELLA PROPRIA  VITA, CIOÈ, RINUNCIARE PERSINO A SE STESSO E COMBATTERE LA CAUSA DEL 555 CON LE ARMI DELLA FILOSOFIA COSMICA DELLE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI, DELLA RIVOLUZIONE NON ARMATA, DELLA PROTESTA CIVILE CON I VALORI UNIVERSALI DELLA GIUSTIZIA, DELLA PACE, DELL'AMORE, DELLA FRATELLANZA E, SOPRATUTTO, COMBATTERE  CON LA FEDE IN CRISTO, FIGLIO DI DIO, IN ATTESA DELLA SUA VENUTA.
IL TEMPO È VENUTO, NESSUN FUTURO CI SARÀ PER QUESTA GENERAZIONE ADULTERA E MALVAGIA. I GIORNI DEL PADRE E DEL FIGLIO SONO PROSSIMI, NIENTE E NESSUNO POTRANNO EVITARE UN NUOVO DILUVIO UNIVERSALE!
CHI HA ORECCHIE DA INTENDERE INTENDA!
PACE A TUTTI VOI!

DAGLI ARCANGELI SOLARI AGLI UOMINI E ALLE DONNE DI BUONA VOLONTÀ CHIAMATI DAL CRISTO REDENTORE.

Las Parejas – Santa Fe (Argentina)
25 Marzo 2016. Ore 12:00
G. B.
 
foto Flavio100Di Flavio Ciucani

Finita la conferenza, dopo la confusione delle richieste della gente di conoscere, stringere la mano, congratularsi, vedere da vicino il “segno” delle ferite di Gesù, finalmente Giorgio si può rilassare e colloquiare con gli amici e fratelli che lo accompagnano. Non so perché il discorso va sull'episodio delle nozze di Cana. Attenti a capire il vero significato di quel miracolo, si fa silenzio attorno a lui, che, improvvisamente propone un quesito che lascia aperta ogni ipotesi e ogni curiosità spirituale: “Chi è lo sposo delle nozze?”

Più tardi mi sono ricordato di alcune letture che avevo fatto sul pensiero e la vita dei primi cristiani e le opere e il pensiero dei cosiddetti “padri della Chiesa”, per una lezione da tenere ad amici e fratelli.

Prima ho riletto attentamente il passo di Giovanni. Il primo capitolo del vangelo giovanneo termina con la scelta degli apostoli e l'incontro sotto il fico con Natanaèle (secondo la tradizione l'apostolo Bartolomeo), caso vuole originario di Cana. “1 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.

2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.

3 Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».

4 E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora».

5 La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

6 Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.

7 E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo.

8 Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.

9 E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo

10 e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono».

11 Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.”

Seguendo questo testo (traduzione a cura della Conferenza Episcopale Italiana) si ha l'impressione che Gesù rimproveri sua Madre come se gli avesse chiesto qualcosa. Intanto c'è da considerare che l'invitata è la “madre”: “Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.” Quindi Gesù invitato di conseguenza perchè figlio della “madre”: “Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.” Questo ci fa capire che tra Maria e gli sposi c'era una qualche affinità parentale. Ad un certo punto viene a mancare il vino e Maria dice a Gesù: “Non hanno più vino.” Sinceramente ad una lettura letterale non sembra una richiesta, ma render noto a Gesù un dato di fatto, una realtà spiacevole sia per gli sposi che per gli invitati. Perchè allora Gesù risponderebbe: “Che ho da fare con te, o donna?” Perché evidentemente non è la versione giusta! Il testo latino dice: “Quid mihi e tibi?” che tradotto letteralmente significa: “Che cosa a me e a te?” Più che un rimprovero sembrerebbe significare: “Questa contingenza che significa per la nostra missione, la tua e la mia?”, o qualcosa del genere; è come se l'osservazione di Maria facesse scattare in Gesù due sostanziali evidenze. Che forse non era il momento di “fare” qualcosa, e che quella della madre non fosse un semplice mettere a conoscenza del fatto, ma una specie di “rogatoria”. Cosa significa in italiano la parola “rogatoria”? Richiesta da parte un ente ad un altro ente di compiere degli atti per i quali il primo ente non è competente. In parole povere Maria dice a Gesù: “Mostra la tua potenza!” In effetti Gesù le risponde: “Non è ancora giunta la mia ora.” E anche lo stesso Giovanni conclude l'episodio: “Manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.”

Infatti il Padre della chiesa sant'Ambrogio mette a paragone questa risposta di Gesù con quella, che aveva dato alla stessa Maria, quando aveva 14 anni. In quell'occasione dopo che i genitori che lo avevano cercato per tutta la città, e che lo avevano trovato nella sinagoga ad insegnare ai sacerdoti, si sentì rimproverare dalla madre perché si fosse comportato così. Gesù, profondamente stupito, fece capire alla madre che, nonostante lei fosse cosciente per quale missione era venuto sulla terra, si stava comportando come una donna comune, in quanto Maria sapeva benissimo che lui doveva compiere le opere del Padre. Nelle nozze di Cana, dice Ambrogio, Maria si comporta come veramente progredita nella piena conoscenza della natura di suo figlio: “Fate quello che vi dirà!”.

Anche sant'Ilario nega ogni opposizione tra Gesù e la Madre: “Lo sposo è triste, la famiglia viene turbata, il pranzo della solennità dello sposalizio è messo in pericolo. Gesù coinvolto - o richiesto - (Iesus rogatur), non si oppone, ma serenamente quella è la sua opera.” “Rogatur” non è un comando! E' una dichiarazione della incapacità umana e riconoscimento della potenza divina!

Chiarito il rapporto tra Maria e Gesù, resta la domanda: “Chi è lo sposo?”

Una cosa importante è chiarire la frase: “Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea.” Quello che il traduttore chiama “miracolo” nel testo latino invece viene definito “signum”: “Hoc fecit initium signorum Iesus in Cana Galilaeae.” Giovanni parla di segni, e per chi è abituato a studiare i segni questi non sono sempre miracoli, ma comunque messaggi del cielo, annunci divini. Quale annuncio viene dato? Un altro segno è rappresentato dalle giare riempite d'acqua cambiata in vino: “Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei.” Quindi Gesù usa acqua destinata al rito della purificazione. Il ligio ebreo era solito fare sette abluzioni al giorno: al mattino mani, viso e bocca; a pranzo mani, fino al gomito e i piedi fino al ginocchio; quindi dopo pranzo, prima delle tre preghiere giornaliere e infine alla sera prima di andare a letto. E' chiaro quindi che in occasione di un banchetto gli organizzatori dovevano tenere degli otri per le abluzioni rituali. Gesù prepara un rito nuovo, dal vecchio mondo ne nasce uno nuovo. Il “maestro di tavola” loda la bontà del vino, ma, anche se non approva il metodo dei tempi di servizio, “non sapeva di dove venisse”. Ma qual'è la sorgente di quel vino? Nel capitolo successivo, il terzo, del vangelo di Giovanni, il Battista, precursore del Salvatore afferma:

“28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui.

29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta.

30 Egli deve crescere e io invece diminuire.”

Inoltre il salmo numero nove aveva già preannunziato la chiamata del Signore: “Venite, … bevete il vino che ho preparato!” Ecco allora scoperto l'arcano simbolico: Gesù, che era un invitato per motivo che “c'era la madre”, diventa invece il protagonista dell'evento. Egli è lo sposo! Un altro grande padre della chiesa Sant'Ireneo afferma, in molte occasioni, che le nozze di Cana è un simbolo eucaristico. Ecco allora spiegata l'affermazione di Gesù: “Non è ancora giunta la mia ora!” Anche in questo caso non appare nessun contrasto con Maria, ma semplicemente una constatazione di necessità temporale: gli apostoli erano stati appena scelti e non adeguatamente istruiti; anche quando Gesù li aveva istruiti nella verità, essi si erano dimostrati impreparati fino a quando non discese su di loro lo Spirito Santo. Quindi Gesù manifesta a sua madre il dubbio se avessero veramente capito il dono della sua carne e del suo sangue. Non era ancora il momento di dare il vero segno dell'amore:

“26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo».

27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,

28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.”

Con le nozze di Cana lo sposo manifesta la sua potenza e inizia la sua missione con un segno importante: egli inizia con la creazione di un vino che partendo dalla purificazione umana, dalla conversione, si cambia in salvezza; finirà la sua missione donando la salvezza stessa, il suo corpo e il suo sangue, perché il vero amore è dare la vita .

Sant'Elpidio a Mare, 8 marzo 2016

Flavio Ciucani