di Gianluca Di Feo
Migliaia di tonnellate di bombe letali prodotte dal fascismo. Finite in mare davanti Ischia e la Puglia. Dove continuano a seminare i loro veleni. Un libro ricostruisce la storia degli ordigni più orribili
L'impianto di Civitavecchia che imprigiona le scorie velenose in cilindri di cemento
Lo affermano due Ong del circuito Cluster Munition Coalition
Venti miliardi di dollari investiti da 138 banche in otto società che producono bombe a grappolo. Messe al bando appena dieci mesi fa dalla Convenzione di Oslo. La denuncia è di Ikv Pax Christi e Netwerk Vlaanderen, due associazioni non governative appartenenti alla Coalizione contro le cluster bombs.
Inviato da redazione il Mar, 08/09/2009 - 16:29
Susan Dabbous
DIPLOMAZIA Al centro dell’incontro di ieri tra il Capo dell’Eliseo e il presidente Lula i 36 aerei da guerra che la Difesa francese non riesce a piazzare. Intanto si consacrano i rapporti tra i due leader durante la festa nazionale d’indipendenza.
Il commercio mondiale legale di "armi piccole e leggere" (small arms and light weapons) è aumentato del 28% tra il 2000 ed il 2006 con un incremento pari a 653 milioni di dollari che portano il valore complessivo a 2,97 miliardi di dollari: lo si apprende dal Rapporto annuale 'Small Arms Survey 2009' presentato nei giorni scorsi a Ginevra di cui Unimondo analizza in anteprima in Italia i dati salienti.
SCUOLA E AZIENDE BELLICHE.
L’INGRESSO DI AGUSTAWESTLAND NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI DEL TERRITORIO
Stefano Ferrario
È un altro anello importante della catena della produzione militare: il rapporto tra le aziende a prevalente produzione bellica e le scuole del territorio (con il coinvolgimento dei comuni, indipendentemente dal ‘colore’ partitico dell’amministrazione comunale).