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30relatoriDi Francesca Panfili

Siamo giunti alla seconda giornata del Convegno Internazionale “Ufo la visita extraterrestre”.
La giornata si apre con la forte scossa di terremoto che ha di nuovo colpito territori già scossi dai precedenti eventi sismici di questi mesi, avvertita in tutta Italia.
Giungendo in albergo, apprendiamo che Giorgio Bongiovanni sta vivendo il miracolo della sanguinazione che vede le stimmate permanenti impresse nel suo corpo, aprirsi e sanguinare.

Dopo essersi ripreso, la mattina qui a Cinisello inizia con un'intervista che Giorgio rilascia al noto giornalista messicano Jaime Maussan durante la quale parla della sua attività di giornalista antimafia e di stimmatizzato. Maussan fa numerose domande a Giorgio circa la sua missione spirituale e quello che sta accadendo nel mondo. In particolare il giornalista chiede allo stimmatizzato siciliano cosa rappresenta per lui l'anno 2017, anno in cui ricorre il centenario delle apparizioni di Fatima. Per Giorgio si tratta dell'anno più importante della sua vita, in cui l'umanità sarà testimone di numerosi eventi di portata internazionale. “In questo momento io ho la speranza che noi possiamo cambiare perchè se lo faremo potremo cambiare le cose... ci sono molti più segnali di prima ed ancora ce ne saranno... ci saranno segni in cielo che i fratelli cosmici daranno e segni in terra che mostreranno come le profezie si stanno compiendo. I segni che ci danno gli extraterrestri negli ultimi anni tendono ad essere correlati ai messaggi spirituali. Nei cerchi del grano si parla di mistica, croci e Vangelo, questo perchè il cambio che ci sarà è legato alla spiritualità e alla Seconda Venuta di Cristo... La nostra speranza deve essere positiva ma dobbiamo anche essere realisti. Ci sono profezie in cui si parla di terza guerra mondiale ma le nostre azioni devono fare di tutto per evitarlo” ha dichiarato Giorgio.

Convegno Ufo La Visita Extraterrestre 1 Parte - Milano - 29.10.2016

INFINITI UNIVERSI E MONDI

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Di Francesca Panfili

“Uno dunque è il cielo, il spacio immenso, il seno, il continente universale, l’eterea regione per la quale il tutto discorre e si muove. Ivi innumerabili stelle, astri, globi, soli e terre sensibilmente si veggono, ed infiniti ragionevolmente si argumentano. L’universo immenso ed infinito è il composto che resulta da tal spacio e tanti compresi corpi... Nel spacio infinito o potrebono essere infiniti mondi simili a questo, o che questo universo stendesse la sua capacità e comprensione di molti corpi, come son questi, nomati astri; ed ancora che (o simili o dissimili che sieno questi mondi) non con minor raggione sarebe bene a l'uno l'essere che a l'altro; perché l'essere de l'altro non ha minor ragione che l'essere de l'uno, e l'essere di molti non minor che de l'uno e l'altro, e l'essere de infiniti che di molti. Là onde, come sarebbe male la abolizione ed il non essere di questo mondo, cossì non sarebbe buono il non essere de innumerabili altri” Giordano Bruno.

Sabato 29 e domenica 30 ottobre si è svolto a Cinisello Balsamo il primo convegno internazionale Ufo e la Visita Extraterrestre. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Contatto Massivo guidata da Antonio Urzi, ha racchiuso i massimi esperti del panorama ufologico internazionale all’interno di un weekend ricco di  importanti conoscenze condivise con un platea di oltre 600 persone in sala e più di 30 mila presenti in streaming dall’Italia e dall’estero.

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Di Francesca Panfili
“La dottrina del sublime è simile ad un torrente impetuoso che sorpassa in rapidità l’attenzione di chi parla e di chi ascolta. Questa dottrina è tanto sublime da superare le facoltà dell’intelletto umano. Se non riuscirai ad afferrarla nella parola del Maestro volerà via, si dileguerà attraverso la mente e farà ritorno alla sua cerchia”.

Finalmente è arrivato il momento del nostro viaggio a Pordenone.  Un viaggio tanto atteso che ci emoziona per la gioia di vedere i fratelli e di condividere il nostro amore con loro. Un'occasione unica per stare insieme al Calice Vivente della Comunione Cristica e sedere alla Sua mensa. Un grande dono prezioso che il Padre ci offre per destare ancora una volta i nostri spiriti che ricercano l'incontro con Giorgio e che vivono di questi attimi di eternità scolpiti nel tempo. Questi sono momenti rari, unici, doni preziosissimi che il Padre ci fa per spingerci a realizzare sempre di più i nostri valori,  la nostra missione e comprendere la nostra reale identità.

Arriviamo a Pordenone insieme a Claudia e Gabriele.  Durante il viaggio ci  incontriamo con i fratelli di Sant'Elpidio e di Ancona. Siamo tutti pieni di entusiasmo come bambini che corrono incontro all'amato Padre.

Al nostro arrivo all'arca l'aria diviene come rarefatta e iniziamo subito a respirare l'Infinito.  L'Infinito che si manifesta nella sua potenza e nella sua sconvolgente umiltà in un uomo dalla barba e i capelli bianchi,  dal volto segnato dagli impegni di una vita dedicata tutta a servire l'Eterno e la Sua Verità. Appena entrati all'arca Alea Lores vediamo Giorgio seduto con i Sacri Segni delle Stimmate scoperte. I piedi nudi, segnati dal sangue fresco delle stigmate, si stagliano a terra sopra un piccolo asciugamanino bianco. Il volto di Giorgio è ancora proiettato altrove. È avvenuta da poco la Sanguinazione. Questo prodigio d'amore,  di avvertimento e di redenzione per le anime chiamate da Cristo si è ripetuto ancora una volta. Osservo Giorgio e mi chiedo: "Cosa stanno osservando i suoi occhi? Dove è proiettato ora il suo spirito?". Il suo sguardo è oltre in quel momento in cui lo spirito ritorna in questa dimensione densa, dopo che il cielo si squarcia e mostra a Giorgio quadri infiniti, profumi indescrivibili, l'incontro con l'Essere che ha realizzato il pieno amore: il Cristo. Di fronte a questa immagine  sconvolgente per tutti noi, ti senti piccolo, nudo, assetato di perdono e di desiderio di servizio. Un servizio che vorresti ti portasse lì, ai piedi della croce, ai piedi di Cristo crocifisso, per accarezzare i Suoi piedi, essere ripuliti dal Suo Sangue, lenire ogni Sua sofferenza perché di fronte a questo amore che brucia non possiamo attendere ne possiamo rimanere indifferenti.

funi100Di Francesca Panfili
FUNIMA International
Si è svolta domenica 19 ottobre la Marcia della Pace Perugia Assisi che ci ha visti coinvolti nell’impegno con Funima International. Molte le tematiche scottanti sottolineate dagli organizzatori della marcia.
Perché marciare per la pace in questo 2014? Ha ancora senso esserci?
A queste domande abbiamo voluto rispondere cosi.  La contemporaneità in cui viviamo oggi più che mai si contraddistingue per la guerra. La parola guerra domina i nostri orizzonti materiali e culturali e i nostri pensieri.
Mai come oggi la guerra è qualcosa di palpabile, onnipresente ed onnisciente, un’idea ormai assodata del vivere quotidiano. I teatri di questa guerra sono ormai senza limiti. E’ una guerra illimitata ed asimmetrica che coinvolge ogni istante delle nostre vite. Si tratta di un concetto con cui abbiamo imparato a convivere e che, oramai, abbiamo - forse - tristemente accettato. Ma il futuro che si prospetta per questo pianeta ci farà scontrare ancora di più con questa assurdità bellicosa della contemporaneità.

funi3Quando si parla di guerra  oggi non ci si può più riferire solamente ai conflitti armati, seppure questi sono sempre più in aumento nel mondo. Oggi la guerra è il cancro sociale dell’ idea di uomo  schiavo della produzione, del profitto e del denaro. L’apoteosi del paradigma marxista di un’esistente divenuto mezzo e non fine regna all’interno di una logica spietata legata ad un mercato globale che ci ha uniti nel male più che nel bene, che ha saputo acutizzare le differenze di denaro tra i popoli e  massificare i cervelli e le attitudini di molti. La guerra oggi è quella che si combatte sul posto di lavoro per evitare un licenziamento, per i più fortunati che hanno un lavoro. Per altri, soprattutto per noi giovani, la guerra è dentro. Una guerra contro la disoccupazione che dilaga nel nostro paese, ma, ancora più drammatica, una guerra sociale e spirituale. Si vive oggi senza la speranza di poter cambiare il nostro futuro e senza dare un senso al nostro presente, proprio perché l’indefinibile realtà in cui viviamo non permette di attribuire significati ad un’esistenza resa frivola e superficiale da ciò che ci circonda, specie se si attendono i significati dati da un significante che detta regole e nuove mode.

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L’esperienza concreta di FUNIMA International
A quasi un mese dalla Marcia della Pace Perugia-Assisi esprimiamo le nostre riflessioni scaturite dal primo intervento di FUNIMA International – Gubbio nella sede dell’incontro incontro di avvicinamento alla Marcia. I numeri della marcia dimostrano che i giovani oggi non sono assopiti.“Che vinca la vita!”.

A cura di Francesca Panfili 10.10.11
Referente FUNIMA International Gubbio

Lo scorso 16 settembre si è svolto presso la sala trecentesca del Comune di Gubbio il primo incontro d’avvicinamento alla Marcia della pace Perugia-Assisi, organizzato dai ragazzi dell’Informagiovani di Gubbio.
L’evento è stato caratterizzato da un susseguirsi di intense testimonianze di vita, legate ai moti di resistenza promossi per evitare di soccombere alla disumanizzazione del “mondo globalizzato”. All’interno di questa cornice è stata data anche a noi di FUNIMA International la possibilità di testimoniare l’azione concreta svolta ogni giorno da questa Onlus, con l’aiuto e la passione di tanti volontari, soprattutto giovani, al fine di favorire una maggiore giustizia sociale e più diritti nel mondo.
La relazione presentata da  FUNIMA dal titolo:“Giustizia, verità, diritti nel mondo globale: l'esperienza concreta di FUNIMA International ha aperto una riflessione sulle conseguenze della globalizzazione alla luce di un nuovo modo di intendere questo concetto, ponendo l’accento sugli aspetti dell’integrazione, come riscoperta dell’Altro da sé, quale via di resistenza alla logica del profitto, all’ingiustizia sociale e alla disinformazione generale che caratterizzano la società contemporanea.