Di Saro Pavone
Non potremo mai dimenticare le nostre visite a Piazza Armerina alla umile dimora di Crocifissa e Giuseppe Cosenza, presso cui era, ed è, la famosa statuetta della Madonnina al centro di tanti fatti incredibili e di altrettanti prodigi.
Chiarissimo il ricordo di Crocifissa, confinata nel suo letto di passione, felicissima ogni qual volta siamo andati a trovarli. Non aveva molta di quella che noi generalmente appelliamo cultura (non parlava tanto bene neppure l'italiano) ma la luce dei suoi occhi ci rivelava quanto dai suoi gesti e dal suo dire era chiaro a tutti: possedeva la sapienza spirituale dei "servi di Dio".
Di Giovanni Micale
Oggi si è spenta... no... non è proprio cosi che voglio scrivere!!!!
Oggi si è accesa un'altra luce nel firmamento celeste di nome Crocifissa Cosenza.
Per chi non la conoscesse Crocifissa è la prima di 12 figli nati a Piazza Armerina in provincia di Enna, dove assieme all'ultimo dei suoi fratelli, Giuseppe, viveva esperienze mistiche dal 2011.
Crocifissa viveva nella sofferenza a causa di un errore medico, in una piccola casa umile dove accanto al suo letto, quasi a fargli compagnia, aveva una statuetta della Madonnina di Lourdes che lacrima sangue e dove sono avvenuti tanti miracoli.
Crocifissa mentre tiene in mano la statuetta
Di Sandra De Marco
... E chiesero: “Cosa cerchi con quella lampada Diogene?” Ed egli rispose loro: “Cerco l’uomo!...”.
Ho ascoltato un amico dell’Uomo!
Lo Spirito Paraclito è sceso in mezzo noi per insegnarci, con l’esempio di una vita, che 'il cammino della verità e la realizzazione dello spirito avviene attraverso il percorso della Croce'. Egli è il Messaggio, il messaggero, il Vangelo che precede i nostri passi.
7 MAGGIO 2017 – PORDENONE
Giorgio: Buonasera a tutti, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Gesù mi perdonerà se sono un po' stanco; la verità va detta sempre. Lui sa che non vivo la Sanguinazione come la vivevo da giovane, perché sono stanco e lo dico anche ai miei fratelli, ma devo “affrontarla” e farmi forza; è molto più difficile degli anni passati e non provo nessuna vergogna a dirlo.
Siamo nel tempo dei tempi, dove tutti i segni convergono a confermare che il ritorno di Cristo è prossimo, di Colui che disse: “al mio ritorno troverò la fede?!?”. Oggi più che mai dobbiamo porci questa domanda, in quanto nella nostra società regnano sovrani sempre più mondanità, egoismo, sopraffazione, e valori materiali che soppiantano sempre più i valori “umani”.
Un saggio d’altri tempi, al secolo Flavio Ciucani, la cui conoscenza si intreccia fra storia e teologia, mito e verità, tradizione e logica, rompe il ghiaccio e apre la conferenza proprio con questo tema.
In un quartiere della città di Rosario vive un sacerdote tanto umile, come il quartiere stesso. Il suo nome è Joaquín Núñez. E lui, insieme ai suoi collaboratori, porta avanti sul posto un centro comunitario chiamato “San José Obrero”, dove da lunedì a venerdì si realizzano diverse attività di sostegno di emergenza alle persone del quartiere: vengono distribuiti dei pasti a mezzogiorno, la mattina ben presto una tazza di latte e poi la sera si impartiscono lezioni nei saloni della scuola, costruite anni fa nel centro per offrire educazione alle famiglie del posto. Il pomeriggio ci sono lezioni di ballo e ginnastica, oltre a laboratori per apprendere dei mestieri. Tutto è frutto di tanto sforzo e sacrificio, i soldi non sono mai abbastanza e i volontari nemmeno.
Di Inés Lépori
Cronaca della conferenza tenutasi a Rosario il 13-12-2017
Il difficile 2017, anticamera degli eventi straordinari che attendono l’umanità, è giunto alla fine così velocemente come è arrivato. L’anniversario delle Apparizioni di Fatima, i cento anni più trascendenti e decisivi per tutti, ha segnato l’agenda e il calendario di dodici mesi pieni di azioni e avvenimenti di carattere decisivo.
Di Francesca Panfili
Ogni istante del tempo che viviamo va ad amplificare i valori che portiamo dentro e va a svelare i progetti che il nostro spirito si è riservato di vivere prima della nostra incarnazione.
La vita nel sentiero di Cristo rappresenta un’esperienza unica, ricca di emozioni e soprattutto di eventi e rivelazioni inaspettate. Rivelazioni che sgorgano direttamente dall’affetto che il Padre nutre per noi perché, seppur miseri ed indegni, dentro di noi alberga un sogno. Il sogno di ambire ad una méta superiore fatta di consapevolezza, amore, giustizia e pace. Il sogno di veder realizzati, anche per l’umanità di questo pianeta, i valori cosmici trasmessi dal Figlio di Dio e la Scienza dello Spirito che Lui ha incarnato, spiegato e manifestato in ogni istante della Sua vita.